Storia della patente

STORIA DELLA PATENTE

Le memorie di un primo permesso di condurre sono datate alla fine del XIX secolo.
In Francia,nel 1883, Léon Serpollet, industriale e pioniere automobilistico francese fondatore della “Fratelli Serpollet e Co”, costruì il primo triciclo a vapore ma per poterlo condurre dovette attendere un’autorizzazione.
Nel 1888, in Prussia, venne rilasciato un permesso di condurre al più noto Karl Benz, considerato l’inventore dell’automobile.

I primi passi dell’Italia verso l’introduzione di una patente di guida si ebbe nel 1901, con il
Regolamento per la circolazione degli automobili sulle strade ordinarie“, contenuto nel Regio Decreto del 28 luglio 1901 n.416, una sorta di un’ attuale decreto legge emanato dal Re.
Questo regolamento conteneva degli articoli che regolavano la circolazione stradale e prevedeva una licenza che andava richiesta al prefetto e veniva rilasciata se si possedevano determinati requisiti.
Fisicamente, il permesso, si presentava sotto forma di un librettino con foto, firma e uno spazio per le annotazioni. Il primo italiano cui fu rilasciata la “patente” fu Bartolomeo Tonietto, autista torinese di casa Savoia.
Il successivo Regio Decreto del 08 gennaio 1905 n. 24, “Regolamento per la circolazione delle automobili sulle strade ordinarie” ampliò ulteriormente le normative riguardanti la circolazione stradale dei veicoli

Da qui più di un secolo di evoluzione che attraverso l’emanazione di leggi e decreti ha creato il Codice della Strada e ha portato la patente fino ai nostri giorni…